Oggi voglio parlarvi di un libro che ho appena finito, Matilde di Roald Dahl.
Mi è piaciuto un sacco! Davvero molto scorrevole! Non riuscivo a staccarmi dalla pagine! Roald Dahl è diventato uno dei miei scrittori preferiti, voglio leggere tutto quello che ha scritto!
La trama:
Matilde è una bambina di cinque anni e mezzo, dotata di un'intelligenza straordinaria: a un anno e mezzo sapeva parlare correttamente e conosceva la maggior parte delle parole degli adulti, a tre anni ha imparato a leggere da sola grazie alle riviste sparse per casa, a quattro anni sapeva leggere velocemente e a cinque aveva già letto quasi tutti i libri della biblioteca pubblica. Ha però la sfortuna di essere nata in una famiglia disonesta: la mamma è una donna sciocca e superficiale "schiava" del bingo, il papà, Enrico, è un disonesto rivenditore di automobili usate e Michele, il fratello maggiore, un prepotente degno in tutto e di tutto dei genitori. Essi odiano Matilde perché non è come loro e non perdono occasione per offenderla e insultarla. Così la piccola dopo una conversazione con il padre decide di punirlo architettando degli scherzi: una volta cosparge di colla il cappello del padre; un'altra volta chiede in prestito un pappagallo e lo nasconde nel camino facendo credere ai genitori che la stanza in cui è nascosto sia stregata; la terza volta fa una mistura a base della lozione per capelli del padre con acqua ossigenata. Arriva l'autunno e Matilde inizia la scuola. La scuola, però, è il regno della terribile signorina Spezzindue, un donnone dalla forza sovrumana ed ex atleta olimpionica che usa i bambini per allenarsi nel lancio del martello o li rinchiude nello "strozzatoio". Per fortuna, Matilde trova un'amica: la dolce signorina Betta Dolcemiele, colpita dalle qualità della bambina. Un giorno, la sua amica Violetta mette un tritone nella caraffa della Spezzindue. E Matilde, che non ama le ingiustizie e la violenza, si sente scoppiare di rabbia, soprattutto quando viene accusata di aver messo un tritone in un bicchiere d'acqua (cosa che non aveva fatto). Un giorno scopre di possedere uno strano potere: dai suoi occhi si sprigiona un calore immenso, un'energia fortissima, capace di spostare gli oggetti senza toccarli. Si vendica, così, del male subito da lei e dalla sua maestra, costringendo la direttrice a fuggire. Fuggono anche i genitori, inseguiti dalla polizia, ed accettano ben volentieri di lasciare Matilde con la signorina Dolcemiele, che diventa così la sua mamma adottiva, una mamma affettuosa e comprensiva: una vera mamma, non come la sua ex madre fastidiosa.
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